Privacy week 21-27 gennaio 2024

Che cos’è la Data Privacy Week?
Il 28 gennaio 1981 fu firmata di Strasburgo la Convenzione 108 “sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale.

Nel 2008 gli Stati Uniti e Canada e successivamente gli Stati aderenti al Consiglio d’Europa hanno proclamato la data del 28 gennaio di ciascun anno come la Giornata della protezione dei dati (Privacy day); dal 2022 le manifestazioni relative alla ricorrenza sono state estese alla settimana che comprende il 28 gennaio. Per questo parliamo oggi di Privacy Week ricollegandoci

Quale è l’obiettivo della Giornata o Settimana della protezione dei dati? Aumentare la consapevolezza di tutti i cittadini sulla importanza della protezione dei dati personali: i dati personali sono preziosi ma ogni cittadino ha il diritto ed il dovere di prendersi cura dei propri dati. Al contempo, è necessario sensibilizzare le organizzazioni che la protezione dei dati personali dei dipendenti, clienti, fornitori ed altri soggetti è e deve essere una priorità strategica dell’organizzazione.

Ciò è soprattutto vero (o dovrebbe essere vero) anche nel mondo “online”, dove le grandi organizzazioni raccolgono e gestiscono dati di milioni e milioni di utenti, senza che questi ultimi abbiano conoscenza o almeno consapevolezza dell’uso che sarà fatto dei loro dati.

I nostri dati vengono raccolti ogni giorno: sul nostro computer, smartphone e praticamente su ogni altro dispositivo connesso a Internet, incluso l’orologio o l’auto. I dati personali possono essere conservati a tempo indeterminato; possono essere utilizzati per fare inferenze sullo stato socioeconomico, informazioni demografiche e preferenze. Anche apparentemente innocue informazioni, come i ristoranti preferiti o gli articoli acquistati online, possono essere utilizzate per creare supposizioni su di te e sulle tue abitudini. Molte aziende hanno la possibilità di monitorare i dati dei loro utenti e consumatori e vendono i dati a scopo di lucro.

Spesso vengono proposte delle scelte quando si tratta di come i dati personali vengono raccolti, condivisi e venduti ma ancora più spesso accade che queste scelte non vengano effettuate dall’interessato, per noncuranza, fatalismo o anche per difficoltà oggettive nel comprendere le scelte stesse che vengono proposte.

Se questa realtà fa venire i brividi lungo la schiena del lettore, l’invito caloroso è ad informarsi, seguendo magari le manifestazioni e leggendo le informazioni che nella Privacy Week saranno diffuse. E’ possibile adottare misure per controllare come i dati sono condivisi. Non è possibile bloccare la circolazione dei propri dati, anche se si smette di usare Internet o la carta di credito, perché in ogni caso le aziende registrano gli acquisti e la pubblica amministrazione conosce il codice fiscale e quindi i dati girano comunque in rete. Ma ciascuno di noi può eseguire semplici passaggi per gestirlo e avere un maggiore controllo su con chi viene condiviso.

Quali siano questi passaggi, sarà magari oggetto di prossimi articoli.


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